Caratteristiche
La lavanda è una pianta perenne, cespugliosa che può raggiungere il metro d’altezza. Ha foglie allungate e arrotondate ai margini. I fiori sono di colore azzurro- violacei riuniti in spighe che emanano, così come tutta la pianta, odore aromatico e fragrante. A scopo medicinale, si raccolgo le spighe in estate che si lasciano seccare all’ombra e all’aria. Dopo di ciò si conservano ben chiusi al riparo dall’umidità. I fiori contengono una sostanza amara chiamata cumarina che viene utilizzata nella fabbricazione di profumi e considerata in farmacologia come ipnotico.



In cucina
La lavanda, nell’immaginario di tutti, è considerata semplicemente come erba officinale curativa e da cosmesi. Mentre in realtà la si può apprezzare anche in cucina. Il risotto ai fiori di lavanda è davvero unico ed è apprezzato molto nonostante sia un grande classico. Si abbina anche bene sulla carne. Ad esempio, lo stinco diventa molto gustoso con i fiori di lavanda e carote. Per concludere nel reparto dolciario per i più golosi, potete provare i muffin alla lavanda e rosmarino. In Francia, che risulta essere uno dei maggiori Paesi produttori, usano fare i biscotti alla lavanda. Attenzione alle dosi della lavanda però. Non esagerate perché potrebbero esserci effetti collaterali.
Proprietà
La fitoterapia riconosce alla lavanda tante proprietà curative. Diremmo quasi a 360 gradi per quante ne troviamo elencate: ipocolesterolizzante; antinfiammatoria, sedativa, antispasmodica, antisettica, antibatterica, antimicotica; acaricida. Mentre la medicina naturale la consiglia sia per uso interno che esterno come rimedio contro l’ansia, la depressione, lo stress e il nervosismo, infiammazioni alle vie respiratorie, crampi muscolari ed emicranie. L’olio essenziale di questa erba officinale è consigliato anche come rimedio contro le punture di insetti. Il miele alla lavanda, oltre ad essere un dolce rimedio contro i disturbi sopraelencati, può essere usato anche come maschera di bellezza per tonificare e rivitalizzare la pelle.



Curiosità
Il suo nome deriva dall’uso che gli antichi romani ne facevano, ossia per detergere il corpo nei loro bagni e profumarne l’acqua. Nei documenti dell’epoca è stata rinvenuta una ricetta medica alla lavanda che si usava come rimedio contro i disturbi di nausea, singhiozzo e dolori intestinali. La sua fragranza intensa e gentile ispirava gli innamorati che affettuosamente si scambiavano mazzetti di lavanda per dimostrare il loro amore. Nel Medioevo, durante la notte di San Giovanni a Roma, le persone erano solite raccoglierne le spighe per scacciare le streghe. La spiga che era stata raccolta veniva usata successivamente come amuleto per proteggersi dai demoni e dalle disgrazie. Durante i riti nuziali veniva sventolata una spiga di lavanda perché si credeva che propiziasse le fecondità degli sposi. Oltre queste credenze, la lavanda rimane una delle erbe officinali preferite nell’immaginario collettivo. Per la caratteristica di essere un potente calmante, infatti è sempre più considerata la pianta del futuro a causa della vita stressante condotta da ormai quasi tutti. Usata ampiamente in cosmetica, la lavanda non può non mancare nei profumi da bagno o di ambienti nelle case per dare quel senso di freschezza e rilassatezza.