Nepetella

Nepetella

Caratteristiche

La Nepetella è conosciuta ai più come mentuccia o menta selvatica. Ricorda in effetti l’aroma della menta solo si nota un odore più intenso per cui è opportuno usarne con la giusta misura nella preparazione dei piatti. Il fusto è legnoso e robusto. Ha un apparato radicale molto forte e risulta essere molto invasivo. La pianta in campo aperto diventa molto grande, raggiungendo anche i 70cm di altezza. Fiorisce nella tarda estate e inizio autunno e ha dei fiori azzurro-violetti. È una pianta officinale spontanea ed è molto resistente anche ai climi siccitosi.

La nepetella in cucina

Essendo simile alla menta come aroma, non si può non provarla sui carciofi alla giudecca, nei funghi e nelle frittate. È indicato anche sulle pietanze a base di pesce. C’è addirittura chi condisce la pasta assieme a pomodorini, olive nere e un pizzico d’aglio. Per i palati più sofisticati si può pensare di condire il ripieno dei ravioli con la nepetella.

Proprietà della nepetella

Questa erba officinale ha delle proprietà utili all’organismo per diverse complicazioni. Innanzitutto quando si riscontrano problemi di stomaco e intestinali perché è in grado di regolarizzare le funzioni digestive e il tratto grastrointestinale. Grazie agli oli essenziali migliora l’azione disinfettante e depurativa dell’intestino facilitando la motilità delle feci e di conseguenza l’evacuazione. In caso di raffreddore e congestione alle vie respiratorie le essenze di questa erba sono in grado di dare sollievo e di ripristinare la corretta respirazione. Anche se si presentasse del catarro, questa la fluidificherebbe e la eliminerebbe senza problemi. La nepetella è utile altresì per la pulizia del viso e nello specifico contro il sorgere di acne. Basta fare un infuso e cospargerlo su tutta la pelle o, in caso, nel punto specifico dove si hanno piccole escoriazioni al fine di sanarle.

Curiosità

Il nome della nepetella ha origini incerte. C’è chi sostiene che provenga dal latino “nepa” che significa scorpione perché si credeva curasse da questi insetti. Altri sostengono che provenga da Nepe o Nepete, antica città etrusca. Secoli prima si usava coltivarla vicino le case perché si credeva che tenesse curasse i morsi dei serpenti e che li tenesse lontano. Altra curiosità è che una erba amata sia dalle api perché melliflua sia dai gatti per il suo aroma intenso su cui si sdraiano ben volentieri. Inoltre, secondo i racconti dei cacciatori, si dice che faccia rinvenire i cani nel caso venga stordito dal respiro di un rospo.